Alirocumab abbassa il colesterolo LDL nei pazienti con ipercolesterolemia autosomica dominante causata da mutazioni con perdita di funzione dell'apolipoproteina B e da mutazioni con guadagno di funzione di PCSK9


Alirocumab ( Praluent ) riduce il colesterolo LDL in modo clinicamente significativo tra i pazienti con ipercolesterolemia autosomica dominante causata da mutazioni con perdita di funzione dell'apolipoproteina B e da mutazioni con guadagno di funzione di PCSK9.

La farmacodinamica di Alirocumab è stata esaminata nei pazienti con mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 o mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B in uno studio in doppio cieco di fase 2.

In una estensione in aperto dello studio,è stata analizzata la sicurezza e l'efficacia a lungo termine di Alirocumab nei pazienti con mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 o mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B.

Il periodo in doppio cieco di 14 settimane e il periodo di follow-up di 8 settimane hanno incluso 23 pazienti con un livello di colesterolo LDL maggiore o uguale a 70 mg/dL nonostante il trattamento con altri agenti ipolipemizzanti.
Quasi tutti i pazienti ( n=21 ) hanno scelto di partecipare all'estensione in aperto, compresi 15 pazienti con mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 e 6 pazienti con mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B.

L'età media dei pazienti con mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 era di 44.7 anni ( deviazione standard, SD=12.7 anni ); l'età media dei pazienti con mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B era di 45.5 anni ( SD=4.2 anni ).

L'indice di massa corporea ( BMI ) medio era di 29 kg/m2 ( SD=6.3 kg/m2 ) tra i pazienti con mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 e 30.1 kg/m2 ( SD=5.3 kg/m2 ) tra i pazienti con mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B.

Ci sono stati più uomini nel gruppo di pazienti con mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B rispetto al gruppo di pazienti con mutazioni a guadagno di funzione PCSK9 ( 67% vs 20%, rispettivamente ).

Al basale nell'estensione in aperto, le concentrazioni medie di colesterolo LDL misurate erano 154.5 mg/dL ( SD=86.8 mg/dL ) nei pazienti con mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 e 129.8 mg/dL ( SD=31.1 mg/dL ) nei pazienti con mutazioni a perdita di funzione di apolipoproteina B.

I pazienti sono stati trattati con Alirocumab 150 mg ogni 2 settimane per circa 3 anni.
L'esposizione media al farmaco in studio è stata di 129 settimane.

Alirocumab ha ridotto i livelli medi del colesterolo LDL del 72.4% nei pazienti ( n=17 ) con le mutazioni a guadagno di funzione di PCSK9 e del 55.1% nei pazienti ( n=6 ) con mutazioni a perdita di funzione dell'apolipoproteina B dopo 8 settimane di trattamento in doppio cieco nello studio di fase 2 iniziale.
La diminuzione del colesterolo LDL è stata mantenuta per 3 anni nei pazienti con mutazioni a guadagno di funzione PCSK9 e 84 settimane nei pazienti con mutazioni a guadagno di funzione PCSK9.

Gli eventi avversi correlati al trattamento si sono presentati nel 90.5% dei pazienti ( n=19 ) durante l'estensione in aperto, sebbene nessun paziente abbia sospeso la terapia a causa di questi eventi. ( Xagena2018 )

Fonte: American Heart Association ( AHA ) Scientific Sessions, 2018

Cardio2018 Endo2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


Le associazioni tra colesterolo da lipoproteine ad alta densità ( colesterolo HDL ) e colesterolo da lipoproteine a bassa densità...


I benefici e i rischi associati alle terapie intensive a base di statine per ridurre il colesterolo LDL in modo...


L'associazione tra la riduzione indotta dalle statine dei livelli di colesterolo LDL e la riduzione assoluta del rischio di esiti...


L'AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare...



Le linee guida statunitensi del 2018 per la gestione del colesterolo raccomandano una terapia ipolipemizzante aggiuntiva con Ezetimibe ( Zetia...


Il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL-C; colesterolo LDL ) è un importante fattore di rischio per le...


Uno studio ha valutato l’impiego diell'associazione Acido Bempedoico ed Ezetimibe ( Nustendi ) in una coorte di pazienti dislipidemici con...


I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...